domenica 19 luglio 2009

Una commedia condivisa

Collaboriamo insieme anche nella creazione di una scena teatrale condivisa. Insomma, io do un tema centrale, un inizio e un ambientazione, e ognuno di voi può aggiungere una o più battute.
E' un tentativo, può venire uno scempio o una cosa simpatica...Vediamo che succede...

VENITE A SCRIVERE LE VOSTRE IDEE SU
http://tuttiinscena.blogspot.com

[ - 3 left days ] Da Anna Maria ad Annamaria, collaborazioni in linea su lingua dei segni

E tu, condividi con noi le tue?

Annamaria wrote:

Buondì.
Scusami se ti faccio perdere tempo, ma non riesco a inserire i titoli dei post su appunti&spunti!!
Se me li spieghi INSERISCO QUELLI DI TUTTI oltre ai miei!!

GRAZIE.

Anna Maria Wrote:

Organizzazione del blog:
appunti e spunti ---> contiene i post presi dagli appunti e dal libro
block notes ---> tutto quello che c'è "intorno (zecchino d'oro, romeo e giulietta...)

operazioni da fare:

apri i commenti che non sono in questi due indici. vai su www.blogger.com---> linguadeisegniunical--->modifica post X
nei post aggiusta il titolo (se non ti piace. Deve essere un titolo che fa capire subito di che si tratta) e metti le etichette (su questo ti dico tra un attimo.

poi prendi il titolo del post, entri nell'editor di appunti & spunti o di block notes (sono semplici post, li modifichi come gli altri)
scrivi il titolo, lo evidenzi e metti il link al post a cui deve rimandare. Lascia uno spazio e ripeti l'operazione con gli altri post.

ETICHETTE

non sono altro che "parole chiave". Sono importanti perchè cliccando ad esempio su "storia sordità" (uno a caso, non so nemmeno se c'è già) compariranno tutti i post sulla storia della sordità. Se c'è un post sulla storia della sordità che non ha l'etichetta, cliccando sull'etichetta questo post non apparirà mai.
Per evitare di perdere post abbiamo puntato su questo sistema inserendo un gadget (la palla che vedi a destra, nn so come si chiama :-/ )
ATTENZIONE. Se facciamo proliferare le etichette però cadiamo proprio nella dispersione. Si potrebbe arrivare ad avere tante etichette quanti sono i post. Quindi guardati un secondo le etichette già esistenti ed inseriscine di nuove solo se ti sembrano fondamentali.


GRAZIE MILLE PER L'AIUTO CHE MI STAI DANDO...
La tua tenacia ti farà fare grandi cose (nella vita)

sabato 18 luglio 2009

[ - 3 left days ] Da Anna Maria ad Annamaria, collaborazioni in linea su lingua dei segni

E tu, condividi con noi le tue?

Annamaria wrote:

Buondì.
Scusami se ti faccio perdere tempo, ma non riesco a inserire i titoli dei post suappunti&spunti!!
Se me li spieghi INSERISCO QUELLI DI TUTTI oltre ai miei!!

GRAZIE.

Anna Maria Wrote:

Organizzazione del blog:
appunti e spunti ---> contiene i post presi dagli appunti e dal libro
block notes ---> tutto quello che c'è "intorno (zecchino d'oro, romeo e giulietta...)

operazioni da fare:

apri i commenti che non sono in questi due indici. vai su www.blogger.com---> linguadeisegniunical--->modifica post X
nei post aggiusta il titolo (se non ti piace. Deve essere un titolo che fa capire subito di che si tratta) e metti le etichette (su questo ti dico tra un attimo.

poi prendi il titolo del post, entri nell'editor di appunti & spunti o di block notes (sono semplici post, li modifichi come gli altri)
scrivi il titolo, lo evidenzi e metti il link al post a cui deve rimandare. Lascia uno spazio e ripeti l'operazione con gli altri post.

ETICHETTE

non sono altro che "parole chiave". Sono importanti perchè cliccando ad esempio su "storia sordità" (uno a caso, non so nemmeno se c'è già) compariranno tutti i post sulla storia della sordità. Se c'è un post sulla storia della sordità che non ha l'etichetta, cliccando sull'etichetta questo post non apparirà mai.
Per evitare di perdere post abbiamo puntato su questo sistema inserendo un gadget (la palla che vedi a destra, nn so come si chiama :-/ )
ATTENZIONE. Se facciamo proliferare le etichette però cadiamo proprio nella dispersione. Si potrebbe arrivare ad avere tante etichette quanti sono i post. Quindi guardati un secondo le etichette già esistenti ed inseriscine di nuove solo se ti sembrano fondamentali.


GRAZIE MILLE PER L'AIUTO CHE MI STAI DANDO...
La tua tenacia ti farà fare grandi cose (nella vita)

urgente urgente

La redazione ha bisogno di aiuto...il 23 luglio abbiamo necessità di qualcuno che ci accompagni in macchina fino a villaggio Mancuso.
Noi abbiamo 2 macchine ma non bastano...abbiamo tanto materiale da portare.
Volontari???

INOLTRE....
per i posti letto, le persone che si erano segnate sono pregate di dare conferma.

Commenti Blog

commento NEGATIVO:
http://mariosnake.blogspot.com/
Un blog ricco, ma di nessuna attrattiva. Non ne vedo l'utilità, a parte vita morte e miracoli di MGS.

commento POSITIVO:
http://quellicheilego.blogspot.com/
Idea geniale. Un salto nel passato ricco di notizie. Blog Fatto bene. Molti collaboratori e sostenitori. Ben davvero.

Vis Musicae, De rerum.

Tra giovedì 23 e domenica 26, si svolgerà in quel di Catanzaro l'ottava edizione di VIS MUSICAE.
Quest'anno in occasione dell’Anno Europeo della Creatività e dell'Innovazione, il tema centrale di VIS MUSICAE saranno le arti della parola. Arti che ormai coinvolgono pienamente l'identità di ogni persona, i saperi e sopratutto la musica ponendo, appunto, la parola come primo mezzo di confronto fra culture diverse. Grande importanza verrà data alla poesia, e in particolare a quella improvvisata mediterranea, che è un connubio tra cultura e musica che negli ultimi anni ha preso sempre più piede, nella sua veste più famosa che è il Freestyle, derivato dalla cultura hip hop.
Oltre l'italia parteciperanno altre nazioni del mediterraneo, ricordiamo infatti tra le più importanti Grecia, Malta, Portogallo e Spagna. Ma non ci si ferma qui, quest'anno grande importanza verrà data anche alla comunicazione che non si basa sulle parole ma sui gesti, parliamo dunque del linguaggio dei segni. Vi saranno numerose esibizioni in Lis, e grazie all'aiuto di tradutto e sottotitoli tutti saranno resi partecipi della cultura di chi non si esprime a parole ma "PARLA" col corpo e col cuore.



Questo è VIS MUSICAE




Questo è VIS MUSICAE

[ - 4 left days ] prova anche tu

zzzzzzzz home
a. [ - 4 left days ] anche un tuo knol now e includi tra i revisori tecnichedianalisiATgmail.com e magari il tuo Editor (provvisorio)

f. attività di ambienti digitali canali
z. registra la tua voice-mail


b. [ - 4 left days ] appunti sui blog di tutti (se siete capaci e ne avete voglia provateci anche voi con le recensioni)







PRIMO CASO
Costanzo Elisa.
Blog fatto bene, aperto a maggio...pochi sostenitori e zero colalborazione perchè i coautori sono inesistenti.
dal punto di vista del contenuto è fatto bene...in un certo senso ricalca il lavoro che carmine mura ha fatto su house. Cerca infatti una serie di collegamenti tra i personaggi di lost e filosofi.
alcuni post sono presi pari pari da internet, preciso, da wikipedia; per esempio il primo.
Però le analogie filosofiche sn roba sua...non ho trovato nulla su internet

SECONDO CASO
Laratta Fabrizia
I gadget sono inseriti tutti ma non nell'ordine logico corretto.
l'argomento, la danza, è affrontato in modo forse un po superficiale o forse è meglio dire soggettivo,
dedica poi gli ultimi psot a micheal jackson
ha collaboratori, 3, ma non ci sono post da loro postati.

TERZO CASO
Massara Chiara
collabora già con vis musicae attivamente sia sul suo blog, che su ambienti, che sul gruppo.
non ha collaboratori
ma
il blog è fatto bene sia dal punto di vista tecnico (a parte il colore
rosa di sfondo) sia per quanto riguarda il contenuto , che è scritto di
suo pugno.

QUARTO CASO
nkolo ester
i post non sono copiati. l'argomento interessante e tecnicamente sufficiente.
molto simpatico il gadget inserito nel blog che rispoduce i suoni della natura africana. con immagini in moviemento

QUINTO CASO
rango mariastella
il blog non è fatto male...i post interessanti..ma noioso.
i
gadget sono inseriti bene...forse sono troppi..ma i collaboratori sono
numerosi, anche se non sono presenti post postati dai coautori
sono presenti però molti commenti da parte di colleghi

SESTO CASO
sacco maria laura giovanna
pubblica su ambienti digitali
sono presenti molti collaboratori,,,,e finalmente qualcuno di questi posta direttamente sul blog.
l'argomento non è chissa come interessante, ma il modo in cui è stato sviluppato è originale.
fa riferimento infatti a favole, poesie, video ecc

SETTIMO CASO
sacca christian
assente
da facebook...a quanto so non frequenta l'uncial e ha seguito a
distanza se cosi si può dire..ma non ci sono testimonianze della sua
presenza prima dell'inizio della sessione d'esame.
infatti ha ne blog solo 4 post
gadget esagerati


OTTAVO CASO
fasanella davide
tema del blog??? non si capisce...molti sostenitori però, forse a causa delle foto di brad pitt.

NONO CASO
ciardullo francesca
i post non sono copiati da internet ma sono pure pochi rispetto all'argomento, simpson, che è molto vasto.
però sono originali, dipende da quale punto di vista è analizzato il blog...
quanto
a collaborazione, nulla e i sostenitori sono anche pochi forse anche a
causa della mancanza di pubblicità da parte dell'autrice.

DECIMO CASO
nero assunta
collabora al progetto vis...
e il blog è ben strutturato e l'argomento interessante.
il suo argomento si fonde in modo armonioso con il tema del terzo appello.
i collaboratori sono molti, ma i post sono pubblicati solo da lei.

UNDICESIMO CASO
mongiardo valentina
Il blog è illeggibile a causa dei colori adottati, quindi non mi è stato possibile leggere i contenuti.

DODICESIMO CASO
Bucceri ettore
l'argomento
è interessante, anche perchè si concentra sulla comunicazione, anche
satirica (capotonda) ..ma il blog, non so se è un problema del mio
server presenta dei difetti tecnici (intestazione ecc)

TREDICESIMO CASO
Christian Cozzoli
uno dei pochi che sta collaborando con la redazione per vis musicae...
il tema è il teatro, e l'argomento è ben strutturato, ma presenta tanto tanto tanto testo.

QUATTORDICESIMO CASO
Gentile Nunzia
non so se ha già fatto l'esame...ma cmq..tre post in un blog non sono accettabili...

QUINDICESIMO CASO
Cardile Francesco
l'argomento: le formiche...sviluppato con video e testo...non mi convince
inoltre ci sono troppi gadget..per lo più inutili

SEDICESIMO CASO
Chiodo Elenia
nn capisco..il blog risale al 2008
e comunque presenta 3 post....SARA UN ERRORE.


DICIASSETTESIMO CASO
Vincenzo Sanci
il blog è molto personale...tratta di un argomento che interessa molto all'autore: la birra.
tecnicamente
i colori non sono tanto azzaccati...

DOCIOTTESIMO CASO
Ignoto federico
bello tecnicamente...sono presenti molti autori..ma l'ultimo post risale a maggio...SUO
a luglio uno dell'editor.

DICIANNOVESIMO CASO
Spezzano Francesco
non male..sia tecnicamente che contenutisticamente...i post sono fatti bene, sono molti anche i coautori.

VENTESIMO CASO
Macrì SImona
ahia...copia incolla da wikipedia
ma comunque tecnicamente fatto bene



VENTUNESIMO CASO
Monteleone maria
Non è male...non tratta la musica in generale. ma particolari aspetti.
pochi post e autori
aggiornato solo per la morte di micheal jackson

VENTUESIMO CASO
Maddalone giuseppina
Davvero bello
davvero condiviso
e aggiornato anche sugli ultimi eventi anche se in modo particolareggiato.

VENTIDUESIMO CASO
Immacolata scigliano
pochi post...troppo testo nei pochi post...tecnicamente disorganizato

VENTITREESIMO CASO
Suriano emanuela
blog non pervenuto

VENTIQUATTRESIMO CASO
Aiello isabella
blog non pervenuto

VENTICINQUESIMO CASO
ma che ci frega a noi degli orari del treno??? gadget in prima linea.
il blog cmq è molto molto pesante ha un solo post lunghissimo
che altro dire???

VENTISEESIMO CASO
Carnevale andrea
Blog non pervenuto

VENTISETTESIMO CASO
Eduardo verre
non male...simpatico l'argomento. ma il testo è troppo...mi scoccia leggere
poi ci sono troppi post in una pagine...l'ideale per tutti i blog sarebbe limitarsi a 2 post a pagine.

VENTOTTESIMO CASO
Mendicino Luca
fatto bene....anche l'argomento
ma cmq post lunghi e troppi nella stessa pagina

VENTINOVESIMO CASO
Barberio Ilenia
blog aggiornato e pubblicizzato anche su ambienti digitali
argomento: alieni.......
strano però che i sondaggi abbiano tutti la stessa risposta....mah

TRENTESIMO CASO
D'AGOSTINO MARIATERESA
L'argomento è anche ben strutturato...ma i post sono solo 2...quindi quello che ha fatto sembra un intro all'argomento vero e proprio

TRENTUNESIMO CASO
FILIPPO PIEFRANCESCO
Blog non pervenuto

TRENTADUESIMO CASO
gedeone maria valentina
simpaticissimo
complimenti

TRENTATREESIMO BLOG
franco serafina
COPIA INCOLLA



TRENTAQUATTRESIMO CASO
Scerra simona
fine: condivisione
riuscito
ma come cavolo fai a leggere quello che c'è scritto??


Calabria ORA - Vis Musicae





Riporto, cari colleghi, un articolo tratto dal quotidiano CALABRIA ORA del 16\07\2009...















Si inaugura il 23 a Taverna alle 18.00 (proseguendo fino al 26 a Villaggio Mancuso) con il soprintendente Fabio De Chirico, Josè Antònio Cabrita do Nascimento, Donata Chiricò, Daniele Gambarara, Rosaria Giuranna e Virginia Volterra (in una sessione dedicata a Tommaso Russo "Segni che non si interrompono") e con una improvvisazione di Jaka e Mama Marjas (nella foto).


Fin dal principio la rassegna ha costellato gli eventi musicale di percorsi divulgativi disciplinari pensati nella prospettiva del "lifelong learning", ed è per questo che le perfomance poetiche e musicali si inseriscono in un quadro di attività che comprende incontri, seminari, workshop, giochi, degustazioni, escursioni, che si rivolgono a tutti.


L'idea di fondo è sempre stata quella di offrire una forma di intrattenimento educativo, nella prospettiva della formazione continua e permanente - stimolando coinvolgendo e divertendo- allo scopo di favorire processi di apprendimento e promuovere percorsi di ricerca, basati sulla curiosità e sul desiderio di scoprire e di conoscere.


Per questo l'ottava edizione di VIS MUSICAE - in occasione dell'Anno Europeo della Creatività e dell'Innovazione - è dedicata alle arti della parola, o arti del dire, che coinvolgono le lingue (maggioritarie e minoritarie), i saperi, le identità, e naturalmente la musica, offrendo molteplici possibilità di confronto multi ed interculturale. Partendo dal patrimonio immateriale del canto della poesia improvvisata - che è uno degli aspetti più originali e meno conosciuti della cultura euro-mediterranea e che rimanda alla dimensione storica, sociale e antropologica delle rispettive lingue - si arriva al freestyle, l'improvvisazione nella cultura urbana hip-hop, confrontando le differenze e i punti di contatto delle rispettive forma di contrastro poetico grazie alla presenza di artisti provenienti da diversi paesi: Grecia, Italia, Malta, Portogallo e Spagna. Ma in questa festa della poesia orale spicca un idioma non vocale, che la rassegna abbraccia per la prima volta come feconda innovazione : la lingua dei segni.

In altre parole, la poesia della cultura sorda, da "ascoltare" con lo sguardo, non conosce la scrittura ed è privileggio dell'istante e dell'esecuzione. L'intensità della comunicazione passa attraverso un diverso canale sensoriale, e nell'espressività visivo-gestuale del suo flusso - molto consono al rap - c'è qualcosa che va alla radice del linguaggio poetico. Le difficoltà di traduzione, in un senso e nell'altro, sono una sfida ulteriore nel contesto dei duelli verbali tra poeti a braccio.

Ma la creatività verbale e l'immagionazione non conoscono frontiere, e grazie anche ai traduttori e ai sottotitoli, il pubblico sarà l'artefice dell'evento, perchè i poeti a braccio attendono i temi, gli argomenti e i personaggio sui quali intonare i propri versi estemporanei.


Caterina Salerno, presidente associazione Vis Musicae

Paolo Scarnecchia, direttore artistico Vis Musicae


venerdì 17 luglio 2009

Ultimi sforzi: S.O.S. collaborazione cercasi!

Ciao ragazzi...lo so che vi frigge il cervello, che avete voglia di mare, di montagna, di relax relax relax (non sapete io come ne ho voglia), ma ci siamo quasi, dai, fate un ultimo sforzo, cercate in voi quell'ultima scintilla di collaborazione che vi è rimasta...o almeno provateci:)
Ho visto i nostri "casi disperati" analizzati uno per uno e pubblicati dal prof, forse anche per incitarci a non mollare (non lo so non ho ancora imparato a leggere il pensiero), sono soddisfatta del primo giudizio che ho letto sul mio lavoro, ma ho visto che agli occhi attenti dell'editor e dei suoi collaborators (passatemi il termine non sono sicura della sua esattezza) non sfugge niente, ad esempio non è sfuggito il fatto che ho molti coautori in teoria, ma in pratica i post ce li metto solo io, a parte qualche rara eccezione (ringrazio Germana, Pina e Andrea per il loro contributo). Mo, lasciamo perdere se il blog è fatto bene o male che non spetta a me o a voi giudicare, ma il tema non mi sembra così lontano dalla nostra portata, si tratta solo di esprimere delle idee e quelle mi pare che ce le abbiamo tutti...non c'è bisogno di fare chissà quale assurda ricerca su chissà quale assurda enciclopedia, c'è soltanto bisogno di cercare nella nostra mente e nel nostro cuore: come lo vogliamo questo cavolo di mondo?!
In sintesi sto cercando di dirvi: uniamo le nostre ultime forze e facciamo vedere che noi del "terzo appello" non siamo da meno!!!!!!!!!!
E magari un di queste ultime forze usatele per mettere un "post-icino" su http://assuntanero.blogspot.com/ oppure commentate!!!!
A prestoooooooo!

VARIETA' DELLE LINGUE DEI SEGNI

VARIETA’ DELLE LINGUE DEI SEGNI.

Un pregiudizio comune è che ci sia una lingua dei segni universale usata da sordi di tutto il mondo; al contrario, esistono centinaia di lingue dei segni nate spontaneamente nelle diverse comunità di sordi del mondo. Le diverse lingue dei segni nazionali presentano caratteristiche proprie, legate alla particolare cultura in cui vengono usate e di cui sono espressione. All’interno di una stessa lingua dei segni nazionale, coesistono ulteriori varietà regionali o dialettali e addirittura differenze lessicali entro la stessa città, questo è il risultato delle diversità linguistiche tra i vari istituti, le varie scuole o i vari circoli per sordi. Lo scarso livello di standardizzazione delle lingue segnate e la loro instabilità, derivanti da vari fattori, tra cui la mancanza di un sistema di scrittura condiviso, la discriminazione sociale inflitta per più di un secolo alla lingua dei segni hanno favorito la variabilità sincronica all’interno dello stesso paese.
Le diverse lingue dei segni non solo non sono reciprocamente intelligibili, ma sono strutturalmente diverse anche dalle rispettive lingue parlate nazionali.
È il caso, per esempio, della lingua dei segni americana e di quella francese le cui caratteristiche comuni hanno origini storiche di parentela genetica. Le parentele nelle lingue dei segni non coincidono con quelle delle lingue vocali, per cui, ad esempio, in paesi anglofoni come l’America e l’Inghilterra si sono sviluppate lingue dei segni diverse.
Negli anni Settanta si è cercato di creare una lingua dei segni universale, questo tentativo, concretizzatosi nella pubblicazione del Gestuno nel 1975, ha avuto scarso successo poiché si è trattato solo si una proposta lessicale, di una lista di segni “internazionali”, utilizzata qualche volta in occasione di incontri internazionali, ma che non ha mai acquisito le caratteristiche di una vera e propria lingua. Oggi, comunque, la lingua dei segni più utilizzata a livello internazionale è l’American Sign Language (ASL), che presumibilmente si avvia a diventare, come nel caso dell’inglese, la lingua dei segni sovranazionale. Si è riscontrato tuttavia, che quando sordi di diverse nazionalità si incontrano, riescono a intendersi meglio di quanto non facciano gli udenti di lingue verbali diverse. Questo accade per il fatto che i sordi in questi casi abbandonano la loro lingua dei segni e ricorrono naturalmente alla pantomima, in cui sono più esperti degli udenti.
Tutte le lingue dei segni, in quanto lingue vive, sono sistemi semiotici aperti e flessibili che hanno la proprietà di cambiare sia nello spazio sia nel tempo. Il lessico, soprattutto, subisce per ragioni diverse l’influenza della lingua orale e scritta, e di altre lingue dei segni attraverso i prestiti.
Per adattarsi alla vita sociale attuale, anche la lingua dei segni si arricchisce di nuovi vocaboli, i neologismi ( per es. internet, formattare, chattare), alcuni segni diventano obsoleti e spariscono dal lessico, altri si arricchiscono di significato. I mutamenti diacronici più evidenti riguardano il lessico, in seguito a trasformazioni della rappresentazione simbolica. I cambiamenti riguardano anche i significati dei vocaboli, le costruzioni grammaticali ed i parametri formazionali.
Un altro tratto peculiare delle lingue umane è il fatto che vengano trasmesse per tradizione al’interno di una società, in quanto fatti costitutivi della cultura. La lingua che apprendiamo dall’ambiente e alla quale siamo esposti viene trasmessa da una generazione all’altra per apprendimento spontaneo o perché ci vien insegnata. Anche le lingue dei segni vengono trasmesse per tradizione e in modo diretto, dal momento che non hanno ancora sviluppato autonomamente una forma di scrittura, come del resto gran parte delle lingue verbali usate nel mondo che hanno solo una tradizione orale. La mancanza di una forma scritta autonoma limita la possibilità dei segnanti di far conoscere e circolare il loro pensiero e il loro linguaggio naturale, i segni.

Carta d'identità digitale.

1987: "Signori si nasce, e io modestamente lo nacqui". A Cosenza.

1995: Primi contatti con un personal computer (di un mio cugino). Un vecchissimo Olivetti che si basava su MS_DOS. Unico utilizzo- Space invaders e Pong.

1999: Primo computer comprato. Un windows 98. Iniziai allora ad avere le prime esperienze dirette con un sistema operativo moderno.

1999: Primo telefono cellurare. Un vecchissimo siemens. La mia vita nella modernita inizia in quest'anno.

2000: Inizio le scuole superiori, precisamente Liceo Scientifico.

2001: Rottura del primo telefono e acquisto del secondo. Il nuovo Siemens.

2004: compro nuovo cellulare cambiando però marca, un Samsung.

2005: Ottengo la licenza liceale con voto di 80/100. Compro nuovo computer fisso. Windows Xp, Primo abbonamento ad una Flat con velocità maggire al 56Kb/s. Iscrizione al corso di laurea triennale in FSCC. Superamento di tutti gli esami di informatica. Entro a far parte della redazione di Mondoailati (il sito del corso di laurea).

2006: Causa rottura del telefonino, uno nuovo prende il suo posto. Nuovo Samsung con tecnologia UMTS.

2007: Causa chiusura del sito, la redazione viene chiusa.

2008: Laurea in FSCC, con voto 102/110, con tesi basata su teorie sociologiche applicate ai fumetti. Iscrizione alla specialistica in TCCP.

Knol...

http://knol.google.com/k/annamaria-morelli/lingua-dei-segni/3ag3vcyd1vyet/3?path_author=annamaria-morelli&path_title=lingua-dei-segni#

Per iniziare.


LIS - Arbitrarietà, iconicità, metafora

A partire da Saussure, l'arbitrarietà è stata considerata una proprietà fondamentale delle lingue verbali, tratto caratteristico rispetto ad altri sistemi semiotici. L'arbitrarietà del segno è quella caratteristica per la quale non vi è, nei segni, alcun legame "naturale" tra significante e significato.
Le lingue dei segni presentano invece una marcata tendenza all'iconicità, che non esclude affatto l'arbitrarietà, ma interagisce con essa in modi complessi. La forte presenza dell'iconicità è uno dei motivi che più hanno ostacolato il riconoscimento del linguaggio dei sordi quale lingua vera e propria, considerandolo per lungo tempo una sorta di pantomima.
Molti segni tendono ad assomigliare al referente: ad es. il segno LIS DORMIRE richiama l'azione di appoggiare la testa sul cuscino; il segno ALBERO rappresenta il tronco, e così via. Tali segni sono detti trasparenti, contrariamente a quelli in cui prevale l'arbitrarietà, detti invece opachi.
C'è da dire che, sicuramente, dato un referente, non è possibile stabilire a priori quale sarà il segno che lo esprimerà; fino ad arrivare a segni, presenti in ogni lingua dei segni, che non hanno nessun legame analogico col referente, e che possono a buon titolo consderarsi arbistrari.
Rispetto al grado di trasparenza, distinguiamo tre tipi di segni: 1) segni universalmente intelligibili (comuni a diverse lingue dei segni, più pantomimici); 2) segni mutuamente intelligibili (comprensibili a segnanti di lingue dei segni anche diverse, ma non agli udenti); 3) segni mutuamente inintelligibili (i più opachi o arbitrari, non comprensibili neanche in lingue dei segni diverse).
A studi del 1981 si deve il concetto di Metafora visiva, che indica il legame iconico tra i singoli parametri componenti il segno e determinate aree di significato. Succede, in tal modo, che gruppi di segni imparentati semanticamente utilizzino la stessa configurazione, o lo stesso luogo; in ogni caso, la scelta della metafora visiva sottostante a un determinato parametro varia da una lingua dei segni all'altra.
Facciamo un esempio: relativamente al parametro luogo, notiamo che molti segni eseguiti vicino alla testa rimandano a oggetti che si pongono sul capo ( il cappello, la corona del re, la penna dell'indiano, il turbante...) oppure ad attività che hanno luogo nella mente ( capire, pensare, imparare...). Il movimento circolare di alcuni segni, poi, è connesso all'idea di continuità o ripetitività (cambiare, andare in bicicletta...).
va osservato, comunque, che in genere i segnanti non sono consapevoli dell'iconicità dei segni. Essa viene colta per lo più a posteriori, riflettendo sulla lingua.
I segni, come in ogni lingua verbale, cambiano diacronicamente ed evolvono verso forme sempre più opache, tendendo in linea di massima a perdere l'iconicità originaria.

[ - 5 left days ] La LIS dei tiggì


La LIS del tiggì e il linguaggio di ragazzi segnanti, due esperienze del mondo opposte: il "razzismo" sull'handicap per esempio è questo, l'ho capito ieri alla fermata dell'autobus vedendo due ragazzi segnare allegramente i loro discorsi, specialmente lui! Che cosa fantastica, niente a che fare con quello che vedo al tiggì, una specie di lingua ... per handicappati, enfatica, finta, proprio come quella delle news dei giornali e dei tiggì.
Sarebbe interessante che ci fossero qui i post segnati che ho visto in strada, i discorsi di ognuno, la diversità, sì, ma delle diverse personalità. E' questo che mi aspetto nei vostri contributi nei blog degli esami..

[ - 5 left days ] in ritardo

[ - 5 left days ] Dott.ssa Imbrogno
Tutti coloro che non hanno "fatto in tempo" a iscriversi su uniwex all'esame di ambienti digitali (prenotazioni chiuse il 13 luglio) devono contattare la Dott.ssa Imbrogno al seguente contatto: giuliana.imbrognoATgmail.com
TERMINE ULTIMO giorno 23 luglio 2009 ore 12.
(Si consiglia l'iscrizione all'appello di settembre)

MUSICA E LINGUAGGIO

La musica , come linguaggio verbale , realizza i propri segni per
mezzo di una sostanza sonora.La musica ,come il linguaggio, impiega
direttamente la voce umana, prodotta dal medesimo apparato fonatorio.
Sappiamo che i fonemi, presi isolatamente, non sono significanti :
solo dalla loro aggregazione nasce il significato; neppure un suono ,
da solo , ha senso musicale ed è necessario porlo in relazione con gli
altri suoni per generare costrutti melodici o armonici sensati.Inoltre
sia la musica sia il linguaggio si sviluppano discorsivamente secondo
l'asse lineare della successione ,dando luogo a sequenze ed enunciati
che, non a caso ,vengono chiamati frasi sia in musica sia in
linguistica.Considerando piu specificamente il modo in cui musica e
parlato formano e organizzano la sostanza fonica, si identificano due
piani essenziali di correlazione:entrambi i linguaggi operano su un
repertorio di suoni o unità minime di base ; queste vengono combinate
dando luogo a unità maggiori caratterizzate da un ventaglio di
parametri chiamati TRATTI SOPRASEGMENTALI,in quanto si innestano sopra
i segmenti di suoni base per organizzarli in sequenze unitarie.
Non vi è dubbio che nelle culture piu antiche parole e musica fossero
strettamente collegate :" La parola greca aveva un saldo corpo
sonoro;possedeva una propria ,ostinata volontà musicale.Le singole
sillabe non erano nè allungabili nè abbreviabili.Erano per natura
lunghe o brevi [...]. E un particolarissimo rapporto fra musica e
linguaggio esiste ancora nei cosiddetti "linguaggio-suono" dove il
significato di una sillaba dipende dall'altezza alla quale viene
proferita e quello di una famiglia di parole dall'altezza e dal tipo
di intonazione con cui viene pronunciata. Di qui, l'insistenza
dell'etnomusicologia sull'importanza della riproduzione, nelle
trascrizioni , dell'esatto "profilo dinamico" della frase parlata,
poichè nei linguaggi-suono alla più piccola alterazione delle parole
consegue una modificazione della melodia e viceversa. Soprattutto in
Africa -dove specifici strumenti sono atti a riprodurre ritmi,
modulazioni e inflessioni del linguaggio parlato in forma musicale e ,
per esempio, la differenza di intonazione tra due tamburi di pelle
usati per trasmettere notizie corrisponde all'intonazione delle vocali
alte e basse del linguaggio usuale- risulta difficile affermare dove
inizia e finisce la musica, o quali confini segnino il passaggio dal
parlato al canto. Sebbene si possa rifiutare l'ipotesi che il parlato
sia la forma embrionale della musica, si può discutere ancora se gli
antichissimi linguaggio-suono non siano la sorgente comune del
linguaggio e della musica.Infatti tali linguaggi sono di per sè già
musicali . Se poi vengono cantati, la musica aggiungerà un effetto più
arioso alla curva melodica del discorso, già determinata; rinforzerà
insomma l'elemento musicale, comunque preesistente. Naturalmente , può
darsi che l'intero linguaggio sia solo una specie di musica a basso
livello; ma è più probabile che il linguaggio-suono sia il più antico
elemento da cui presero vita la parola e il canto, la parola muovendo
verso un ritmo libero , la musica verso un ritmo più regolato.

Francesco Cardile

giovedì 16 luglio 2009

INFANZIA vs SORDITA'




Il problema

Se dai rapporti basilari della vita di relazione si togliesse la possibilità di recepire il messaggio sonoro ci potremmo trovare nelle condizioni del sordo come definito da Louise Trenque: come lo spettatore, cioè, di un film permanentemente sonoro per tutti e muto solo per il sordo stesso.

Se consideriamo inoltre che nell'ambito del messaggio sonoro il linguaggio parlato svolge il ruolo più importante per la comunicazione interpersonale, possiamo ben rilevare come la mancata acquisizione del linguaggio stesso, con la impossibilità a recepirlo, venga a costituire una tremenda barriera fra gli uomini, sia che si consideri l'uomo come individuo inserito in un vasto contesto socio-culturale, sia che lo si consideri singolarmente sotto il profilo del suo sviluppo psico-intellettivo.

Il linguaggio non lo si acquisisce spontaneamente senza normali potenzialita' psico-fisiche, essendo esso l'espressione di molteplici funzioni che, solo se tutte integre, permettono all'individuo lo sviluppo del patrimonio linguistico. La prima di queste funzioni e' proprio quella uditiva.

L'iter che lo sviluppo del linguaggio segue, comincia con la recezione del linguaggio parlato, della parola, prende forma con la sua acquisizione, codificazione e decodificazione e si concretizza nella sua riproduzione.

Se a questa catena togliamo proprio il primo anello ben si comprende come il rimanente "iter" diventi impossibile da percorrere fisiologicamente.

Alla luce di questi concetti appare chiarissima quindi la stretta relazione fra udito e linguaggio tanto che (d'accordo con Charachon), possiamo affermare che se un bambino presenta una ipocusia grave o gravissima,congenita, o acquisita prima dello sviluppo del linguaggio, non potra' sviluppare correttamente lo stesso in maniera spontanea. Verranno infatti a mancare a questo bambino tutti quegli stimoli sonori, assimilando i quali invece egli stesso sara' in grado, riproducendoli, di realizzare il linguaggio parlato.

Ma la grave sordita' infantile e' ancora altro. La sensazione di isolamento che questa condizione causa porta ad emarginazione, porta a deficit dello sviluppo globale della personalita' del bambino, porta alla formazione di un individuo incompleto, incapace di comunicare con gli altri, frustrato, in quanto non gratificato, gia' dalla piu' tenera eta', da uno dei primi i conforti che aiuta l'uomo e che e' la voce materna. Da non trascurare inoltre il fatto che l'espressione del pensiero dipende molto dalle parole: e' difficile pensare compiutamente senza l'aiuto delle parole e senza queste e' difficile per il bambino sordo partecipare ai pensieri ed alle esperienze esterne in modo da aiutare il suo sviluppo intellettuale.

Le cause

Molteplici sono le condizioni patologiche che possono tradursi in una grave ipoacusia nei bambini e in relazione all'epoca di insorgenza delle cause che producono tali condizioni possiamo riferirci ad una classificazione che ruota intorno al momento della nascita. Possiamo quindi trovare eventi patologici che si realizzano prima del parto, al momento del parto e dopo il parto. Tra le cause prenatali dobbiamo comprendere sia i fattori ereditari su base genetica, sia le "noxae" che vanno a danneggiare l'embrione o il feto, dando esito a ipoacusia congenita.

Nel gruppo perinatale comprenderemo tutti i fattori che possono creare "incidenti" al momento stesso del parto e nelle ore subito seguenti. Nelle cause che intervengono dopo il parto bisogna considerare tutta la varia patologia acquisita che puo' danneggiare l'udito dei piccoli soggetti prima dell'acquisizione del linguaggio.

La maggior parte di questa patologia e' caratterizzata da lesioni a carico dell'apparato neuro-sensoriale dell'orecchio interno dovuto o al mancato sviluppo prima della nascita o al danno a carico della coclea o del nervo acustico nell'intorno del parto oppure a lesioni dell'organo del Corti dovute a malattie che intercorrono nella primissima infanzia.

L'incidenza della ipoacusia congenita su base ereditaria di tipo percettivo e' regolata dalle leggi di Mendel e varia a seconda che la trasmissione avvenga con caratteristiche di dominanza o di recessivita'. In caso di gene dominante, in cui un solo genitore possiede il gene "patoforo", il 50% dei figli presentera' alterazioni. In caso di recessivita', in cui entrambi i genitori possiedono il gene "patoforo", l'incidenza e' del 25%.

E' noto ormai da tempo il fatto che la sordita' congenita ricorre fortemente in particolari famiglie, e che la sordita' stessa puo' essere associata ad altre alterazioni congenite. Ricorderemo fra queste patologie complesse la Sindrome di Waandemburg che, oltre alla sordita', puo' presentare alterazioni a carico degli occhi e dei capelli, la Sindrome di Usher, in cui la sordita' e' associata a una retinite pigmentosa, la Sindrome di Tietz, in cui troviamo sordita' ed albinismo con una particolare colorazione blu dell'iride ed un difetto nel metabolismo della tirosina, la Sindrome di Pendred, con sordita' associata a gozzo e ancora le sindromi di Hurler, di Tay-Sachs, di Alport, per citare le piu' note.

Nel gruppo delle cause pre-natali con danno embrionale dobbiamo ricordare la rosolia, malattia esantematica di non particolare patogenicita' se contratta nell'infanzia, ma che se contratta da una donna entro i primi 3-4 mesi di gravidanza, puo' produrre, fra altri gravi danni, una profonda ipoacusia percettiva danneggiando le strutture nervose della coclea embrionale. Ma anche altre cause possono provocare danni all'embrione, come altre forme di virosi, compresa l'influenza, intossicazioni esogene o endogene, come il diabete materno, l'assunzione di farmaci o stupefacenti, la sifilide congenita, il toxoplasma,le droghe pesanti.

Le cause perinatali che agiscono in un tempo che va da poco prima della nascita, compreso il momento del parto, a un breve periodo subito dopo la nascita, si manifestano con tossiemia nell'ultimo stadio della gravidanza, con il parto prematuro, con i traumi da parto, con l'anossia o ipossia e con l'ittero neonatale da incompatibilita' materno-fetale per il fattore Rh. Se una madre con il fattore Rh negativo ha concepito un bambino Rh positivo, il fattore Rh del feto (antigene) puo' trasferirsi nel sangue della attraverso la circolazione placentare. La madre quindi forma anticorpi anti Rh. che circolano tra madre e feto.

Tuttavia durante la prima gravidanza la concentrazione di questi anticorpi e' piuttosto bassa, mentre aumenta nelle successive, fino a superare un punto critico e dar luogo a una reazione antigene-anticorpo. Questo tipo di reazione distrugge i globuli rossi del feto per emolisi producendo liberazione di bilirubina nel sangue del feto stesso. Prima della nascita queste sostanze vengono eliminate dal fegato della madre, ma subito dopo, il fegato del bambino, ancora immaturo, non e' in grado di farlo, per cui la bilirubina in circolo aumenta provocando sia un ittero cutaneo sia, superando la barriera ematoencefalica, la pigmentazione di cellule nervose fra cui i nuclei cocleari, il cui danno esita quindi in sordita'. Questo danno puo' essere evitato programmando ed effettuando sul neonato tempestivamente una sostituzione totale del suo sangue.

Purtroppo non e' sempre possibile, nei bambini nati sordi determinare la causa della sordita': dal 20 al 40% dei casi l'eziologia rimane sconosciuta.

Fra le cause che intervengono dopo la nascita ricorderemo infine che ipoacusie di tipo percettivo con danno cocleare o a carico dell' VIII paio di nervi cranici possono derivare da alcune comuni malattie infettive, come morbillo o parotite, che si manifestino in forme particolarmente virulente, o anche per gravi forme meningitiche, nonche' per fatti otitici di particolare gravita' che compromettono anche e soprattutto l'apparato di trasmissione.

Aspetti audiometrici

I quadri audiologici che rispecchiano i tipi di patologia descritta sono vari e si configurano in diagrammi a curva piatta, o in discesa verso destra, o a corda molle in salita verso destra, o con pochi residui sulle basse frequenze, per le ipoacusie da ereditarieta'; si visualizzano nelle curve piatte da cause prenatali con danno embrionale; si concretizzano in una netta caduta sulle frequenze acute per le cause prenatali. Le curve da cause post-natali si presentano in genere in discesa verso destra.

Quando sussiste il minimo dubbio che il bambino abbia un deficit uditivo e' di basilare importanza procedere a quegli accertamenti che conducano a una diagnosi non solo precoce ma la piu' accurata possibile.

Diagnostica

Quando una madre sospetta che il suo bambino sia sordo e' molto difficile che si sbagli ed e' imperdonabile liquidarla dicendole che si sbaglia senza aver praticato uno o piu' accuratissimi esami dell'udito del bambino.

Nell'era attuale mezzi tecnici molto avanzati ci permettono di esplorare le capacita' uditive addirittura sul feto e molto accurati sono gli studi dell'audiologia in campo neonatale. Abbiamo a disposizione sofisticate apparecchiature di audiometria obiettiva che vanno dall' E.R.A. all' E.Co.G. alla Impedenzometria all'A.B.R. che ci consentono di appurare, senza la collaborazione dei piccoli pazienti,le loro capacita' uditive.Apparecchiature altrettanto avenzate abbiamo a disposizione per le indagini su bambini piu' grandi e vanno dalla audiometria comportamentale,all'uso dei riflessi condizionati per il Peep-Show, all'audiometria vocale, alla normale audiometria tonale effettuata con i piu' perfezionati audiometri e in ambienti insonorizzati.

Trattamento

L'obiettivo principale rimane quindi la diagnosi precoce. Precocita' che va sempre tenuta presente in ordine all'acquisizione del linguaggio, onde provvedere, se necessario, a una tempestiva e corretta protesizzazione acustica dei piccoli pazienti. Protesizzazione che, insieme alla precoce istituzione di un programma rieducativo, costituisce l'altro cardine per il recupero al linguaggio dei bambini ipoacusici. Questa rieducazione e' nella maggior parte dei casi realizzabile da personale altamente qualificato e preparato, nonche' affettivamente disponibile, e in istituzioni con attrezzature idonee ad attuare questo particolarissimo e delicatissimo compito sociale che costituisce il fulcro per il reinserimento nella famiglia e nella societa' del sordo grave.

Nei tempi passati i sordi venivano considerati idioti. Non avevano posto nella societa' e costituivano un ingombro. Ma anche nei tempi passati il problema del linguaggio nei sordi e' sempre stato oggetto di attenzione da parte di studiosi, soprattutto religiosi.

Il Venerabile Beda (673 d. C.) parla di un ragazzo muto che, guidato e istruito da S. Giovanni di Beverly, imparo' a ripetere prima lettere e sillabe, poi parole e frasi: ma a quell'epoca questo fenomeno era considerato un miracolo.

L'educazione del sordo, erroneamente definito sordomuto, fu iniziata in maniera sistematica in Spagna, nel sec. XVI, dal padre benedettino Pedro Ponce de Leon e continuata da un altro benedettino, Juan Pablo Bonet, che usava un metodo soprattutto orale, teso cioe' soprattutto a insegnare ai sordi a parlare.

Nel 1644, Sir K. Digby parla di un nobile spagnolo, nato sordo, che aveva imparato a parlare sotto la guida di un prete. Non poteva pero' governare il tono della voce e finiva la frase con lo stesso tono con cui l'aveva cominciata. Guardava, inoltre, attentamente la faccia di chi gli parlava e nel buio non riusciva a capire nulla. Era gia' realizzata quindi la lettura labiale, che ancora oggi costituisce parte preponderante nel sistema comunicativo degli ipoacusici gravi.

Ma ancora a monte dei programmi di rieducazione e di reinserimento e' importante un serio protocollo di prevenzione: se parliamo infatti di recupero e' chiaro che il danno e' ormai fatto e che si sta correndo ai ripari. Se la medicina di oggi e' tesa non a curare i malati ma a non far ammalare i sani, appare importante la realizzazione del piu' vasto e ponderato programma preventivo.

Prevenzione a tutti i livelli: dalla sensibilizzazione ad evitare matrimoni fra consanguinei per le malattie ereditarie, alla profilassi anti-rosolia e anti-Rh, alla istituzione di consultori prematrimoniali e della famiglia, allo screening audiometrico di routine nell'ambito scolastico.

Ed e' verso la famiglia che va orientata un'altra particolare cura in quanto i genitori di bambini sordi possono trovarsi ad affrontare particolarissimi problemi psicologici. Alcuni di questi genitori nutrono rancore, altri un senso di colpa. Alcuni vedono buio il futuro, altri rifiutano di credere alle condizioni del loro congiunto e affrontano l'inutile ricerca di un qualcuno che gli dica che cio' che sanno non e' vero. Con questi atteggiamenti, nessuno puo' aiutare il bambino sordo.

Non esiste colpa, non deve esserci paura. Il problema va affrontato senza risentimenti e l' attenzione deve essere continua, l' impegno incessante, fino agli anni della scuola, dell' adolescenza, dell' eta' adulta, perche' infine questi soggetti possano restituire alla societa' quelle energie e quelle forze produttive che la societa' stessa investe sulla loro persona.

La sordita' e' un male tremendo: "E' il senso di solitudine, di isolamento che la fa sembrare cosi', e' la mancanza di comprensione da parte di coloro che sentono. Il problema del bambino con una sordita' congenita e' diverso da quello dell'uomo o della donna con una ipoacusia acquisita dopo gli anni attivi della scuola e della adolescenza. Il duro d' udito che con gli anni ha una ipoacusia progressiva e' un altro problema ancora. Ma per tutti l'handicap e' uguale: e' l' handicap del mondo del silenzio, la difficolta' di comunicazione con il mondo che sente e che parla".

Sono parole di Scott-Stevenson. E' questo il nodo del problema della sordita'.Quale sia la causa, l'eta', l' entita' del deficit, il problema piu' grave e' la difficolta' di comunicazione del sordo con chi sente, e viceversa.

Ed ancora Gesell scrisse nel 1956: "Non e' normale essere sordo, ma i sordi invece sono individui perfettamente normali se noi li aiutiamo a superare i vari problemi del loro handicap. Il nostro scopo dovrebbe essere quello di fare del bambino sordo un individuo equilibrato, capace di affrontare i limiti e i problemi del proprio handicap, e non una brutta copia di un individuo normoudente"

L.I.S lingua italiana dei segni

L.I.S

Molto spesso c'è carenza d'informazione e per raggiungere questi obiettivi è necessario che la Lingua dei Segni Italiana sia considerata come una lingua di valore pari all'italiano.Di fronte alla difficoltà comunicativa che le persone sorde hanno riscontrato sin dai tempi antichi, essi hanno utilizzato una lingua di segni, con la sua struttura ed identità propria. La LIS è uno strumento di comunicazione efficace e viste le difficoltà di accesso alla lingua orale essi hanno bisogno di interpreti che facciano da ponte con la comunità udente.Così , si prospetta una vera integrazione che potenzi la loro autonomia.La lingua dei segni significa tanto per i sordi, perché forse è l'unica lingua fluida e naturale che hanno, così come la lingua orale per noi udenti.Tradizionalmente la lingua di segni era considerata mimo o pantomima, ma se così fosse, le persone che non conoscono questa lingua riuscirebbero a capire senza alcun problema le persone sorde all'interno dei loro scambi comunicativi. Altro stereotipo molto diffuso è quello di credere che la lingua di segni abbia un carattere universale, ma non è così, ci sono molte differenze da un Paese all'altro, anche all'interno di uno stesso paese è possibile riscontrare alcune differenze. Le diverse lingue dei segni presentano lessico, morfosintassi e chirologia diverse l'una dall'altra.
Così come le persone udenti non si stancano di usare la lingua o le labbra, le persone sorde non si stancano di parlare con le mani. Così, ad esempio, nello Stato Italiano possiamo parlare di Lingua dei Segni Italiana (LIS) di un uso maggioritario e Lingua dei Segni Dialettale di uso solo in sud Italia. Come nella lingua orale ci sono delle strutture e delle regole grammaticali, anche nella LIS avviene lo stesso e parliamo infatti di: configurazione o posizione che la mano adotta nella realizzazione dei segno; luogo dove si realizza il segno; movimento effettuato; componenti non manuali, come l'espressione facciale o il movimento delle labbra. Le lingue orali non si possono paragonare alle lingue dei segni, in quanto non possono essere analizzate nella stessa maniera due lingue che hanno un metodo di espressione e comprensione talmente diversi. Nelle lingue dei segni sono importanti i messaggi visivi, gestuali, simultanei e spaziali, mentre per le lingue orali sono più importanti i segnali acustici, vocali, temporali e lineari. D'altra parte le lingue dei segni non sono qualcosa di fisso e stabile, ma una cosa che si trasforma nel tempo, dando luogo a nuovi segni per riferirsi a nuovi concetti. Tanti udenti si domandano perchè non si unificano le diverse lingue dei segni e se ne crei una universale; questo non è possibile perchè le lingue dei segni sono idiomi e dipendono dalle culture in cui si sono sviluppate, hanno acquisito direzioni diverse, pertanto risulterebbe difficile unificarle. I linguaggi orali tentarono questo con l'esperanto, ma fino ad oggi non ci sono stati risultati apprezzabili.

[ - 6 left days ] La lingua dei segni


[ - 6 left days ] Annamaria Morelli

c'è giulia in linea http://giuliagalletta.blogspot.com/
Se ci sei batti un colpo: di che blog sei fatto?
Cari colleghi come saprete il blog LINGUA DEI SEGNI è pronto per accogliere i NOSTRI LAVORI.
Uno di questi deve NECESSARIAMENTE essere iniziato e portato a termine in breve tempo.
L'unico requisito necessario è possedere il testo "Parlare,segnare"(Chiricò,Cavalieri).

Vi presento il progetto per cui lavoreremo.
E' solo una scaletta, un ordine logico da seguire, una suddivisione per argomenti...chiamatela come volete.Tutto però verrà pubblicato come i tradizionali post.

INTRODUZIONE

1. Cosa significa essere sordi (cos'è la sordità)
2. Fattori della valutazione della sordità:
-Gradi di sordità (lieve, media, grave, profonda);
-tipo di sordità (trasmissiva, percettiva, mista, centrale)
-età d'insorgenza del deficit
3. l'utilizzo del termine sordo.

LA COMUNICAZIONE GESTUALE: GESTI E SEGNI

4. Distinzione tra gesti e segni
5. I linguaggi segnati e l'alfabeto manuale.
LA LINGUA DEI SEGNI

6. Cenni storici (poche righe)
7.La naturalezza dei segni
8.Varietà delle lingue dei segni
9. Arbitrarietà, iconicità, matafora
10.La costruzione del discorso nella lingua dei segni:componenti non manuali,movimento, configurazione della mano, posizione del corpo, lo spazio.
11.E' opportuno parlare di riabilitazione?

Il perchè di questa suddivisione degli argomenti:
Su "Parlare,segnare" c'è tanto materiale che potrebbe essere utile per il blog LINGUA DEI SEGNI, visto che si era detto che doveva essere più tecnico.

Creare un unico documento, e dunque poi un post, contenente tutte le informazioni non credo sia possibile ed una buona idea:
Si finirebbe per ridurre ai minimi termini i concetti espressi, rischiando di banalizzare l'argomento, o in caso contrario uscirebbe fuori un post lungo e noioso che in pochi leggerebbero.
Per aggirare l'ostacolo ho pensato che si potrebbe dividere il materiale in puntate, somministrarlo in pillole, in modo che si ha il tempo di metabolizzare le prime informazioni prima di accedere ad un livello successivo. Inoltre, poi sarebbe più facile per gli utenti andare a ricercare ciò che interessa loro.

Fare una selezione radicale dei contenuti del libro credo sia un peccato,per forza di cose, si finirebbe per tralasciare concetti interessanti.

Spero di essere riuscita ad illustrarvi il progetto in modo più o meno chiaro.

Prego chiunque sia in possesso del testo sopra citato di contattarmi al più presto in modo da dividerci i compiti e partire con il lavoro.
E' ben accetta qualsiasi tipo di idea!! Ma cerchiamo di rimanere fedeli ai punti elencati.

LA PARTECIPAZIONE NON E' FACOLTATIVA!!
Il nostro editor e la nostra coordinatrice Anna CAmpise non scherzano!!
Neanche io scherzo quindi CONTATTATEMI AL PIU' PRESTO!!

Presentation, is not a

presentation of: INDIESPETTITA , blog di altra musica




Deborah De Rosa

mercoledì 15 luglio 2009

IMPORTANTE!!

Cari colleghi come saprete il blog LINGUA DEI SEGNI è pronto per accogliere i NOSTRI LAVORI.
Uno di questi deve NECESSARIAMENTE essere iniziato e portato a termine in breve tempo.
L'unico requisito necessario è possedere il testo "Parlare,segnare"(Chiricò,Cavalieri).

Vi presento il progetto per cui lavoreremo.
E' solo una scaletta, un ordine logico da seguire, una suddivisione per argomenti...chiamatela come volete.Tutto però verrà pubblicato come i tradizionali post.

INTRODUZIONE

1. Cosa significa essere sordi (cos'è la sordità)
2. Fattori della valutazione della sordità:
-Gradi di sordità (lieve, media, grave, profonda);
-tipo di sordità (trasmissiva, percettiva, mista, centrale)
-età d'insorgenza del deficit
3. l'utilizzo del termine sordo.

LA COMUNICAZIONE GESTUALE: GESTI E SEGNI

4. Distinzione tra gesti e segni
5. I linguaggi segnati e l'alfabeto manuale.
LA LINGUA DEI SEGNI

6. Cenni storici (poche righe)
7.La naturalezza dei segni
8.Varietà delle lingue dei segni
9. Arbitrarietà, iconicità, matafora
10.La costruzione del discorso nella lingua dei segni:componenti non manuali,movimento, configurazione della mano, posizione del corpo, lo spazio.
11.E' opportuno parlare di riabilitazione?

.

Il perchè di questa suddivisione degli argomenti:
Su "Parlare,segnare" c'è tanto materiale che potrebbe essere utile per il blog LINGUA DEISEGNI, visto che si era detto che doveva essere più tecnico.

Creare un unico documento, e dunque poi un post, contenente tutte le informazioni non credo sia possibile ed una buona idea:
Si finirebbe per ridurre ai minimi termini i concetti espressi, rischiando di banalizzare l'argomento, o in caso contrario uscirebbe fuori un post lungo e noioso che in pochi leggerebbero.
Per aggirare l'ostacolo ho pensato che si potrebbe dividere il materiale in puntate, somministrarlo in pillole, in modo che si ha il tempo di metabolizzare le prime informazioni prima di accedere ad un livello successivo. Inoltre, poi sarebbe più facile per gli utenti andare a ricercare ciò che interessa loro.

Fare una selezione radicale dei contenuti del libro credo sia un peccato,per forza di cose, si finirebbe per tralasciare concetti interessanti.

Spero di essere riuscita ad illustrarvi il progetto in modo più o meno chiaro.

Prego chiunque sia in possesso del testo sopra citato di contattarmi al più presto in modo da dividerci i compiti e partire con il lavoro.
E' ben accetta qualsiasi tipo di idea!! Ma cerchiamo di rimanere fedeli ai punti elencati.

LA PARTECIPAZIONE NON E' FACOLTATIVA!!
Il nostro editor e la nostra coordinatrice Anna CAmpise non scherzano!!
Neanche io scherzo quindi CONTATTATEMI AL PIU' PRESTO!!

BILL!

Me: tu ami Attila, lo so, zoofilo di cavolo

Lui: attila si chiama? azz

Me: sì ammetilo hai fatto l'esame di BRAGA ILLA

Lui: bill è bill

me: solo per avere un ppuntamento con attila, il suo cane

Lui: sì, speravo che ci uscisse qualcosa

Me: essì LA DONNA DELLA TUA VITA

Lui: muahuahuahuahuahauhauahuahuhauhauaahuah

[ - 7 left days ] NEW BLOG

Il blog di lingua dei segni adesso è vostro.

Ps: è prevista la pena di morte per chi non diventa collaboratore e non posta.
(Richiedetela ad Annamaria Campise o Enrica Marrelli)
Parola di Editor
TIE'



Presentazione del mio blog!!!



Questa è la presentazione del mio blog http://lestranezze.blogspot.com

Missione martello pneumatico.

Eccolo ricomparire

Con il solito intento SPRONATORE e per presentarvi il suo slogan

"E' il tuo lavoro INSIEME a quello degli altri che è valore mai solo il tuo,
mai solo quello degli altri"

I diritti d'autore di questa pillola di saggezza vanno riconusciuti ad
Anna Maria Campise,
che ignara di quanto stesse facendo ha contribuito alla mia pazzia.

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